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sabato 8 febbraio 2014

Movie #8: Eraserhead

                                                 
Non credo di aver mai visto qualcosa di simile. Intendiamoci, non perchè sia solo esageratamente impressionante e grottesco, ma anche perchè credo sia straordinariamente profondo. Ma andiamo per ordine. E' il primo film di David Lynch che vedo, ma prima ero rimasta particolarmente impressionata da questo cortometraggio:


Proprio da questo corto, ho capito che il cinema di Lynch, con i suoi personaggi all'apparenza grotteschi e privi di senso, meritava una chance. Credo di non essermi sbagliata. Da molti considerato uno dei film più inquietanti di sempre, Eraserhead è per me un film da non perdere. Sicuramente non è un film per tutti, ma se amate il surreale un pò malato, ve lo consiglio.

TRAMA (o almeno ci provo)
(Dopo varie scene senza senso) Harry torna a casa, ma la vicina lo informa che la sua fidanzata Mary lo aspetta a cena a casa dei suoi. Harry si reca a casa della fidanzata (qui lo spettatore si accorge subito dell'anomalia della situazione, infatti la famiglia di Mary è alquanto strana, come lo è anche il pollo che mettono in tavola...) dove la madre di lei gli comunica, dopo cena, che sua figlia ha avuto un bambino da lui (ma non sono proprio sicure sia un "bambino") e perciò lui deve sposare Mary. Harry è turbato, ma non si oppone. Inizia la vita coniugale, ma molto presto Mary, stanca del continuo pianto del "bambino" (che rifiuta il cibo e che sembra inconsolabile), torna a casa da sua madre. Harry allora comincia a prendersi cura della creatura (fa tenerezza quando Harry, dopo essersi accorto che il suo "bambino" è malato, fa fare dei vapori alla creatura sofferente). Il film è un continuo susseguirsi di visioni (spesso Harry vede dentro il termosifone una ragazza dalle guance deformi che balla In Heaven schiacciando strani esseri -vermi o spermatozoi?-). Una sera, dopo aver fatto sesso con la vicina, Harry, sprofondato nel letto, incontra la ragazza del termosifone, ma dopo poche scene la testa di Harry si stacca e viene ritrovata da un bambino, che ,insieme al padre, usa il cervello di Harry per ricavarne gomme da cancellare (e da qui il titolo). Intanto Harry (si, con la sua testa) cerca la sua vicina, ma lei ha già portato a casa un altro uomo. Harry, sentendo piangere il "bambino", decide di porre fine alle sue pene e lo uccide. Da qui un crescendo di avvenimenti che condurrà alla fine del film.

IMPRESSIONI
Per dirla come la direbbe Bachtin, in questo film "Tutto ciò che è comune, banale, abituale, riconosciuto da tutti, diventa improvvisamente insensato, ambiguo, estraneo e ostile all'uomo. Il suo mondo si trasforma improvvisamente in un mondo estraneo. Ciò che è comune e tranquillo si trasforma improvvisamente in terribile". Harry potrebbe essere chiunque, e ciò che accade non è per niente strano (pensateci: l'avere un figlio, sposarsi, essere lasciati dalla moglie...); è il modo in cui tutto viene rappresentato che è bizzarro. Harry è ossessionato, ma allo stesso tempo spaventato, dal sesso. La ragazza nel termosifone non rappresenta altro che il suo subconscio: pestando quelle strane creature (che ricordano appunto degli spermatozoi), rappresenta la visione distorta della sessualità di Harry, che si concretizza poi nel figlio che egli genera con Mary (un essere ripugnante, costretto alla sofferenza, che all'inizio cerca di curare, ma poi uccide). Inoltre, dopo l'amplesso con la vicina, Harry incontra la ragazza del termosifone, dopo di che, la sua testa si stacca (ancora un simbolo della sua visione distorta del sesso- il sesso è una colpa, il sesso è sporco e comporta solo conseguenze spiacevoli). Dopo aver ucciso suo figlio, Harry si riconcilia con la ragazza dalle guance deformi perchè è riuscito a liberarsi da quella "conseguenza spiacevole". Comunque, questo gesto, può essere considerato sotto vari punti di vista:chi potrà mai dire se Harry ha ucciso il figlio per porre fine alle sue sofferenze (un atto di pietà) o se lo uccide per porre fine alle proprie sofferenze psichiche (un atto di egoismo)? Chi può mai saperlo... Il lungometraggio di Lynch si presenta come un tela... ognuno può vederci dentro quello che vuole.

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