Pagine

martedì 28 marzo 2017

Netflix is love, Netflix is life #3: Paris Is Burning


Amo il mondo del Drag. Ricordo di aver fatto per la prima volta i conti con una Drag Queen una sera, durante i miei primi anni da fuorisede in un famoso locale gay di Roma: niente di che purtroppo. Anzi, rimasi abbastanza delusa dal fatto che quello strano personaggio sembrasse una donna brutta, sciatta e mascolina. Una caricatura mal riuscita. Col tempo ho capito che una Drag di serie B non può fortunatamente rappresentare una categoria di artiste. Divertenti, spiritose e bellissime, le Drag Queen sono delle dive che spesso dietro ai sorrisi e ai quintali di trucco nascondono tanto dolore. Paris Is Burning è un documentario del 1990 che mostra ogni lato del Drag: dalle paillettes ad una vita di violenza e discriminazione, dalle luci della ribalta ad una lurida stanza di un motel. Adoro l'atmosfera dei balli della comunità LGBT di New York di fine anni '90, adoro il vogueing (finalmente ho capito fino in fondo il senso di Vogue di Madonna) e adoro il fatto che il documentario spieghi perfettamente il gergo del Drag. Ho già detto che l'adoro?

2 commenti:

  1. Ho "conosciuto" (leggasi incontrato) un paio di drag. Alcune di serie B, come tu dici ed altre davvero degne di essere definite BELLE, pur sapendo la loro "conformazione biologica". A vedersi erano (e sono) davvero delle belle "donne".

    RispondiElimina
  2. Vero, alcune di loro hanno fascino ed eleganza da vendere!

    RispondiElimina

Uno dei motivi per cui tengo in vita questo blog è sentire LE VOSTRE opinioni. Mi piace confrontarmi, quindi commentate. Mi renderete una persona più felice :)