Ceneri alle ceneri è una pièce del 1996, scritta dal premio Nobel Harold Pinter. Un uomo e una donna, Devlin e Rebecca, entrambi 40enni, probabilmente sposati (ma non ci è dato saperlo), dialogano in una stanza. I dialoghi sembrano mancare di logica, lo spettatore si sente pervadere da un crescente senso di straniamento al sentir Rebecca parlare di un suo presunto e violento amante, a cui lei chiese "Put your hand round my throat" (mettimi le mani intorno al collo) . E poi viene evocata l'immagine di una fabbrica, dove i lavoratori, non adeguatamente equipaggiati per affrontare il clima gelido, provano profonda soggezione per il "capo".I dialoghi si fanno ancora più insensati, fino ad un climax che termina così:
La tragedia umana vista sotto forma di tragedia del linguaggio. Per citare T. W. Adorno: “Dopo Auschwitz, nessuna poesia, nessuna
forma d'arte, nessuna affermazione creatrice è più possibile. Il rapporto delle cose non può stabilirsi
che in un terreno vago, in una specie di no man's land filosofica”.
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Uno dei motivi per cui tengo in vita questo blog è sentire LE VOSTRE opinioni. Mi piace confrontarmi, quindi commentate. Mi renderete una persona più felice :)
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