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lunedì 18 giugno 2018

Book #13: Mattatoio n° 5


Le sinossi sul retro dei libri possono essere ingannevoli.
Per esempio, dalla sinossi posta sul retro di Mattatoio n°5 di Kurt Vonnegut mi aspettavo un libro diverso. Il romanzo è senza dubbio grottesco, ma non c'è niente che mi abbia fatto ridere come l'aggettivo "semiserio" sembrava suggerire nella famosa sinossi. Al massimo, mi ha strappato qualche sorriso amaro.
Quello che io ho estrapolato da poco meno di 200 pagine è che Mattatoio n°5 è un romanzo sugli effetti che la Seconda Guerra Mondiale ha avuto sulle effimere e spesso ridicole esistenze di chi l'ha vissuta. Il protagonista, Billy Pilgrim è l'emblema dell'uomo qualunque, dalla vita a tratti quasi fantozziana; un individuo che sopporta i soprusi a colpi di "Così va la vita", finché la sua rassegnazione non si traduce in follia allucinatoria. Secondo me il romanzo non è affatto fantastico: è una storia reale che descrive a tinte forti gli effetti disastrosi delle ferite che la guerra lascia sui corpi, ma soprattutto nella psiche, di chi ne ha avuto esperienza, di qualsiasi nazionalità egli o ella sia. Non aspettatevi neanche una qualche forma di catarsi: un pessimismo straziante pervade tutto il libro; la guerra è terribile, ma è necessaria, c'è sempre stata e sempre ci sarà. Non per nulla lo stesso Billy, così indelebilmente segnato dalla guerra, è responsabile della nascita di un futuro Berretto Verde che metterà a ferro e fuoco il Vietnam.
Dal punta di vista formale, è incredibile come Vonnegut riesca a costruire un romanzo dalla struttura a scatole cinesi: dalla cornice iniziale autobiografica si sviluppa il romanzo con protagonista Billy, caratterizzato da viaggi nel tempo e nello spazio, esperienze che altro non sono che il frutto della lettura dei romanzi di fantascienza di Kilogore Trout. Un'intersezione di piani narrativi e temporali che possono disturbare il lettore, ma che personalmente ho trovato ben gestiti.
Per concludere, Vonnegut riesce a parlare in modo incredibilmente originale di guerra e del disturbo da stress post-traumatico. Numerosi sono i rimandi culturali, storici, religiosi. Insomma, Mattatoio n°5 non è un libro che può essere ridotto a una breve recensione o a una sinossi. E' per questo che è un libro da leggere assolutamente.

8 commenti:

  1. Ahaha, ma davvero hanno dato "semiserio" come aggettivo?
    Grottesco sarebbe stato meglio, sì...

    Moz-

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  2. A me non è piaciuto. L’ho trovato una mescolanza di sapori troppo diversi, confuso. La tua lettura di questo romanzo, comunque, mi ha messo dei dubbi sul mio giudizio che, ai tempi della mia lettura, era piuttosto perentorio e negativo, come testimonia la recensione che gli dedicai sul mio blog. In ogni caso, sono contento che tu stia scrivendo molto di libri.

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    1. Cercherò la tua recensione! I libri, come qualsiasi cosa nella vita, sono soggettivi. E' per questo che è molto interessante leggere le recensioni di diverse persone. Al momento, purtroppo, leggo troppo.

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  3. Libro meraviglioso!
    Vonnegut è uno dei miei scrittori preferiti.
    Anche Ghiaccio-Nove merita tantissimo.

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  4. Questo libro non l'ho ancora letto :-)

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