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venerdì 29 agosto 2014

Dark Blues

Un paio di giorni fa ho partecipato ad un concorso. Bisognava scrivere un breve racconto. Inutile dire che non è piaciuto a nessuno, ma siccome è una mia creatura, seppur venuta male, ha diritto ad un post sul mio spazio virtuale.
Enjoy.

Dark Blues

Matilde era stanca. Stanca della sua bellezza, stanca del suo lavoro, stanca di suo marito e dei suoi amanti: stanca, stanca di tutto. Eppure, la sua vita appariva perfetta ai più... Quante la invidiavano! Ricca, bionda e con una Rolls Royce  nuova di zecca. "Ma cosa mi importa delle apparenze se dietro la facciata tutto è morto!”  pensava, sorseggiando un bicchiere di whisky. Intanto, le note del suo adorato blues colmavano la stanza: per Matilde non esisteva niente di meglio del blues per  purificare l'anima. Il blues e l'alcol. E aveva disperatamente bisogno di purificare quello che restava della sua anima. Non ricordava nemmeno perché e come era successo. "Non avrebbe mai dovuto farmi questo" si ripeteva "Se l'è meritato!". Quello che Matilde temeva non era tanto l'opinione di quelle stupide donnicciole del suo quartiere che la guardavano con invidia, ma era il giudizio divino che la faceva tremare; erano le fiamme dell'inferno che ella temeva. Che esistesse davvero? Non ci aveva mai pensato, ma adesso le venivano in mente le parole della nonna “Non temere le pene terrene, ma temi l’inferno!”. La testa le girava. Forse avrebbe dovuto farla finita. Cosa le restava? Non viveva per niente e per nessuno; il solo motivo per cui ogni mattina si alzava da quel fottuto letto era per dimostrare a quelle stupide, stupide oche  che non sarebbero mai state meglio di lei, mai. Ma adesso? Era finita. Raccolse le poche cose che le sembravano importanti  nella sua borsetta e uscì di casa con l’aria altezzosa di sempre. Mise in moto il motore della sua Rolls Royce e diede gas. Non sapeva dove andare, ma l’importante era scappare. Scappare soprattutto dal cadavere di suo marito che giaceva sul freddo pavimento della cucina,con i suoi bei occhi azzurri spalancati.


Questa è la mia creaturina. Se avete qualche critica costruttiva, vi prego, lasciatela in un commento. Adoro le critiche!

6 commenti:

  1. Non è vero che non è piaciuto a nessuno, io l'avrei votato! Anzi, ti dirò di più: piacerebbe, un giorno, interpretare un personaggio come Matilde.

    Consolati, che neanche il mio racconto ha riscosso più di tanto successo... Ma, come ho detto anche ad Alma, ci rifaremo! ;)

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    1. Beh, resto del parere che scrivere non è per tutti... Quindi boh, potrebbe essere il primo e ultimo tentativo.

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  2. La tua creatura non è affatto venuta male. Solo che dovevo sceglierne tre... la dura vita della giurata...

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  3. A me è piaciuto. Davvero. Non lasciare che sia l'ultimo tentativo.

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    1. Beh, ti ringrazio, ma se mai dovessi riprovare, spero ne venga fuori qualcosa di più originale :)

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Uno dei motivi per cui tengo in vita questo blog è sentire LE VOSTRE opinioni. Mi piace confrontarmi, quindi commentate. Mi renderete una persona più felice :)