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mercoledì 8 agosto 2018

Blacksummer #1: Americanah - Chimamanda Ngozi Adichie





Per chi non mi seguisse ancora su Instagram (ma si può sapere che aspettate??), data la situazione politica e culturale del nostro Bel Paese, avevo pensato di far partire l'iniziativa #blacksummer, per cui mi impegnavo a leggere libri di scrittori neri e a condividerli con la community, chiedendo di aderire all'iniziativa e di far girare i libri letti . Inutile dire che non mi si è filato nessuno😑😒. Ad ogni modo però, ho cercato di mantenere la promessa con me stessa e finalmente sono riuscita a finire uno degli almeno 50 libri iniziati. 

Americanah è un romanzo pubblicato nel 2013 dall'autrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, nota per il suo celebre discorso We should all be feminists. 
Nel romanzo, come potete ben capire dal titolo si parla di America. Meno intuibile è che si parli di integrazione. La protagonista, Ifemelu, è una giovane e promettente nigeriana costretta ad emigrare verso gli Stati Uniti per concludere i suoi studi, cosa impossibile nel suo paese sotto regime militare. Trasferendosi getterà alle sue spalle non solo la Nigeria, ma anche il suo primo amore, Obinze, la sua famiglia, la sua identità nazionale e personale. Ifemelu si accorgerà di quanto possa essere difficile essere una donna africana in un paese fuori dal proprio continente e conoscerà la crudeltà del pregiudizio. Attraverso il suo blog Razzabuglio, o varie osservazioni sui Neri Americani (un tempo noti come negri) da parte di una nera non americana descriverà il rapporto tra la società multietnica per eccellenza, quella americana, e i neri, che siano essi Afro-americani, Africani o Caraibici. 
Chimamanda ci guiderà attraverso la Nigeria post-coloniale, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti pre-Obama descrivendo a tinte forti che cosa voglia dire essere degli immigrati discriminati a priori per il colore della pelle.
Penso che Americanah sia un romanzo indubbiamente attuale. In Italia dovremmo leggerlo per riscoprire cosa effettivamente significhi emigrare dato che, a quanto pare, l'abbiamo dimenticato. La scrittrice nigeriana narra l'abbandono del proprio paese per mancanza di altre scelte e la perdita della propria essenza per cercare di adattarsi e di farsi accettare dalla società di arrivo, la stessa società a cui appartenevano i colonizzatori che hanno impoverito a tal punto il proprio paese. Inoltre, si esplora il mondo di una donna nera con tutte le sue problematiche sociali, influenzate da anni di proclamata superiorità razziale degli europei: dalla stiratura chimica sui capelli Afro, fino allo sbiancamento della pelle e le loro terribili conseguenze. Credo sia uno di quei libri da leggere per imparare qualcosa su una realtà che non siamo portati a conoscere, ma anzi a scartare a priori. Siamo sempre portati a leggere e a vedere l'Africa attraverso gli occhi degli europei. Per una volta non sarebbe male leggere dall'Africa descritta dai propri legittimi figli. Americanah è un bel romanzo di critica e analisi sociale, oltre che un bellissimo dipinto di un'intensa storia d'amore.