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lunedì 24 aprile 2017

Book #6: Il sentiero dei nidi di ragno


Considerando il periodo, vorrei consigliarvi un libro a tema Resistenza: il famosissimo Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino. Sì, sto per compiere 23 anni e non avevo mai letto questo libro fino a pochi giorni fa. Non so perché (o forse effettivamente potrei saperlo), Calvino non mi ha mai attirato come scrittore, ma con questo libro mi sono ricreduta.
Attraverso gli occhi del piccolo ma disilluso Pin, riviviamo nella Liguria della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza. Pin è un orfano che sembra non trovare il suo posto nel mondo: deriso dai grandi ed evitato dai suoi coetanei, egli vive con la sorella prostituta, avvezza a soddisfare i bisogni dei fascisti. Un giorno però, la vita del piccolo Pin cambia, e nel suo meschino quotidiano si infiltra la realtà della Resistenza, fatta di uomini, donne e, perché no, anche di ragazzini. Grazie a questa avventura, incontra Cugino, una sorta di gigante buono che sembra capirlo, e soprattutto, non deluderlo mai, neanche alla fine.
Pin ci mostra, attraverso il suo occhio critico, il bizzarro mondo degli adulti: intorpiditi e istupiditi dall'alcol e dal sesso, essi mancano di coerenza e di lealtà. Un romanzo duro, soprattutto nei confronti delle donne (i due personaggi femminili principali sono la sorella di Pin, una prostituta, e Giglia, un'adultera), ma che nonostante la sua palese misoginia, affascina e commuove.

giovedì 13 aprile 2017

Netflix is love, Netflix is life #4: 13 Reasons Why (Tredici)


Avevo sentito parlare di questa serie: un giorno, lessi un post dove una ragazza la definiva scioccante e incredibilmente intensa. Sempre su Facebook, notai che una ragazza aveva firmato una petizione nella quale si chiedeva che fosse mostrata in tutte le scuole. La curiosità era tanta, per cui ho divorato 13 Reasons Why a bocconi pieni.
Sicuramente aveva ragione la ragazza del primo post, è una serie intensa. Ma allo stesso tempo, questo teen-drama (tratto da un romanzo di Jay Asher) è davvero avvincente. Ogni singolo personaggio viene presentato in ogni sua sfaccettatura, col risultato, forse azzardato, che lo spettatore finisce per non odiare tutti i carnefici, che a loro volta si dimostreranno anche vittime ( più o meno consapevoli).
Trama in breve: una ragazza, Hannah, si suicida, ma prima di farlo lascia 7 audiocassette in cui spiega i 13 motivi (o persone) che l' hanno spinta a compiere l'estremo gesto. Lo spettatore le ascolta tutte attraverso Clay, ragazzo con cui Hannah sembra aver avuto un rapporto speciale. Anche lui ragazzo "diverso" che, come la stessa Hannah, riesce a fatica ad integrarsi con gli altri suoi coetanei.
Detta così, sembrerebbe una storia abbastanza banale e, forse, lo è. Ciò che non è banale è il modo in cui la viviamo: una ricostruzione vivida della crudeltà che ci circonda. A chi non è mai capitato di scoprire la falsità della gente e rimanere di stucco di fronte all'orrenda maschera che sappiamo costruirci ogni giorno pur di sopravvivere in questa giungla che è la nostra società? Gelosia, egoismo e maschilismo tengono le redini di ogni relazione sociale e chi non si attiene alle loro leggi rischia di sopperire. Certo, tutta la serie improbabile di sfortunati eventi che accadono a Hannah sembra un po' esasperata e poco credibile (scusate, ma ad una certa non c'è l'ho fatta... Vengono trattati dei temi davvero seri, ma alcuni toccano il ridicolo!), ma la serie merita di essere vista per due ottimi motivi: il primo è che è un ottimo esempio di sensibilizzazione verso tutti i problemi legati al bullismo, il secondo è che sa tenere attaccati allo schermo.
Promossa a pieni voti.

lunedì 10 aprile 2017

Games #1: Resident Evil 7


Recentemente ho avuto l'onore e il privilegio (non so se traspare abbastanza il sarcasmo, per cui vi confermo che sì, sono totalmente sarcastica) di giocare al nuovo capitolo di Resident Evil. Che dire, per me che sono una grande fan di Resident Evil 2 (gioco che, aimé, non sono riuscita a finire), giocare a un Resident Evil senza zombies ( o perlomeno, senza classici zombies) è stata un po' dura. Nonostante ciò, posso decisamente consigliarlo. Sì, fa cagare in mano. Sì, la grafica è così realistica da ferirvi l'anima e da farvi odiare la CAPCOM, ma la storia è bellissima. Resident Evil 7: biohazard è l'horror che da tempo manca nelle sale cinematografiche, ma che per fortuna sopravvive nei videogiochi.
Piccolo accenno senza spoiler alla trama: il gameplay inizia con il protagonista, Ethan, che per cercare la sua brutta ragazza, Mia, da tempo dispersa, finisce in una strana casa, abitata da una famiglia di veri squilibrati. Sopravvivere a questa spaventosa avventura, non sarà affatto facile...
Bello tutto, dalla trama alla colonna sonora, Resident Evil 7 è assolutamente da non perdere ( a meno che non siate malati di cuore).

Ps. Sulla mia pagina Facebook ci dovrebbe essere il link di qualche mia live su Twitch! Se siete curiosi, non dovete far altro che darci un'occhiata!
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